
A partire dal 2025, l’accesso ai servizi offerti dai Centri di Assistenza Fiscale (CAF) e dai Patronati subirà importanti cambiamenti. Sarà infatti necessario possedere un’identità digitale SPID e registrare il proprio domicilio digitale presso l’Indice Nazionale dei Domicili Digitali (INAD). Questa guida pratica è pensata per aiutare i cittadini a comprendere e affrontare queste novità.
Cos’è lo SPID e come ottenerlo
Lo SPID (Sistema Pubblico di Identità Digitale) è un sistema che permette di accedere ai servizi online della Pubblica Amministrazione e dei privati aderenti con un’unica identità digitale. Per ottenere lo SPID è necessario:
- Un indirizzo e-mail personale.
- Il numero di telefono del proprio cellulare.
- Un documento di identità valido (carta di identità, passaporto o patente).
- La tessera sanitaria con il codice fiscale.
La procedura di registrazione può essere effettuata online tramite uno dei gestori di identità digitale accreditati. In alternativa, è possibile recarsi presso un CAF o un Patronato che offra assistenza nella procedura di rilascio dello SPID.
Cos’è l’INAD e come registrarsi
L’INAD (Indice Nazionale dei Domicili Digitali) è il registro ufficiale in cui i cittadini possono eleggere il proprio domicilio digitale, ovvero l’indirizzo PEC (Posta Elettronica Certificata) al quale ricevere tutte le comunicazioni ufficiali dalla Pubblica Amministrazione. La registrazione all’INAD è fondamentale per ricevere notifiche e comunicazioni in modo rapido e sicuro.
Per registrarsi all’INAD è necessario:
-Seguire la procedura guidata per associare il proprio indirizzo PEC al proprio codice fiscale.
-Possedere un indirizzo di Posta Elettronica Certificata (PEC).
-Accedere al portale dedicato utilizzando le proprie credenziali SPID, CIE (Carta d’Identità Elettronica) o CNS (Carta Nazionale dei Servizi).
Perché SPID e INAD diventano obbligatori dal 2025
L’introduzione dell’obbligo di utilizzare lo SPID e di registrarsi all’INAD per accedere ai servizi di CAF e Patronato rientra nel più ampio processo di digitalizzazione della Pubblica Amministrazione. L’obiettivo è semplificare l’accesso ai servizi, garantire maggiore sicurezza nelle comunicazioni e ridurre l’uso della carta.
Come prepararsi al cambiamento
Per non farsi trovare impreparati, è consigliabile:
–Verificare l’accesso ai servizi online: assicurarsi di poter accedere ai portali della Pubblica Amministrazione utilizzando le nuove credenziali.
–Ottenere lo SPID: avviare la procedura di registrazione presso uno dei gestori accreditati o richiedere assistenza presso un CAF o Patronato.
–Attivare una casella PEC: diversi provider offrono servizi di Posta Elettronica Certificata; scegliere quello più adatto alle proprie esigenze.
–Registrarsi all’INAD: una volta ottenuta la PEC, procedere con la registrazione all’Indice Nazionale dei Domicili Digitali.
Conclusione
L’obbligo di utilizzare lo SPID e di registrarsi all’INAD per accedere ai servizi di CAF e Patronato rappresenta un passo significativo verso la digitalizzazione dei servizi pubblici. Prepararsi per tempo a queste novità permetterà ai cittadini di continuare a usufruire dei servizi in modo efficiente e sicuro.