Riconoscimento prolungamento indennità di temporanea: come funziona e cosa fare

Quando si subisce un infortunio sul lavoro o si è colpiti da una malattia professionale, l’INAIL riconosce al lavoratore l’indennità per inabilità temporanea assoluta, ovvero un sostegno economico per il periodo in cui non si è in grado di lavorare.
Ma cosa succede se il periodo di inabilità si prolunga oltre la durata inizialmente prevista? Vediamo insieme come funziona il prolungamento dell’indennità di temporanea, chi deve fare cosa e come ottenere correttamente il riconoscimento da parte dell’INAIL.
Cos’è l’indennità di inabilità temporanea assoluta
Si tratta di un’indennità economica riconosciuta ai lavoratori che, a seguito di infortunio sul lavoro o malattia professionale, non possono temporaneamente svolgere alcuna attività lavorativa.

Viene erogata dall’INAIL a partire dal 4° giorno successivo all’evento e fino alla guarigione clinica o al consolidamento delle condizioni.
Quando si parla di prolungamento dell’indennità?
Il prolungamento si verifica quando, alla scadenza del primo periodo certificato di inabilità, il lavoratore non ha ancora recuperato la piena capacità lavorativa e quindi deve continuare a restare in malattia.

In questo caso, l’indennità non si rinnova automaticamente: è necessario presentare uno o più certificati medici di prosecuzione, che devono essere validati dall’INAIL affinché l’indennità possa proseguire senza interruzioni.
Cosa serve per il riconoscimento del prolungamento?
Per ottenere il prolungamento dell’indennità di temporanea, è fondamentale:

  1. Richiedere al medico competente il certificato di prosecuzione (o continuazione dell’inabilità);
  2. Presentare tempestivamente il certificato all’INAIL, anche tramite il datore di lavoro;
  3. Attendere il riconoscimento dell’INAIL, che valuta se la condizione di inabilità prosegue effettivamente.

Se non viene presentato il certificato di prosecuzione nei tempi previsti, il pagamento dell’indennità può essere interrotto.
Entro quanto tempo va presentato il certificato di prosecuzione?
Il certificato medico di prosecuzione dell’inabilità deve essere:
inviato all’INAIL senza ritardi, preferibilmente entro il giorno di scadenza del certificato precedente, per evitare interruzioni nell’erogazione dell’indennità.
rilasciato dal medico curante o da una struttura sanitaria abilitata;
Attenzione alle verifiche dell’INAIL
L’INAIL può:

  • richiedere visite mediche di controllo;
  • convocare il lavoratore per accertamenti diretti;
  • non riconoscere il prolungamento se ritiene che non ci siano più i presupposti sanitari.

In caso di mancato riconoscimento, il lavoratore può presentare opposizione o chiedere il supporto di un Patronato per tutelare i propri diritti.
Come prosegue il pagamento?
Se il prolungamento è riconosciuto, l’indennità di temporanea:
– può essere cumulata con ulteriori certificazioni successive, fino alla guarigione clinica, al consolidamento o al riconoscimento di eventuali postumi permanenti.
continua ad essere erogata dall’INAIL con le stesse modalità del primo pagamento;

Cosa fare in caso di ritardi nel pagamento del prolungamento
Se l’indennità tarda ad arrivare anche dopo aver presentato correttamente il certificato:
Verifica lo stato della pratica presso l’INAIL;
Controlla la corretta trasmissione dei certificati;
Rivolgiti al CAF o Patronato di fiducia, che può aiutarti a monitorare la pratica, sollecitare l’ente e garantire la continuità dell’indennizzo.

Se sei ancora in malattia dopo un infortunio sul lavoro e vuoi essere certo di non perdere il diritto all’indennità, affidati ai nostri esperti: il nostro CAF ti accompagna passo dopo passo nella gestione della pratica, nella trasmissione della documentazione e nei rapporti con l’INAIL.

Valeria Calafiore
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