
Una rendita vitalizia onerosa è un trattamento pensionistico sostitutivo, che il lavoratore può ottenere per recuperare periodi di lavoro in cui il soggetto obbligato (come un titolare d’impresa) non ha versato i contributi previdenziali.
Grazie alla recente riforma del 2024, anche alcuni lavoratori non subordinati ma soggetti a obbligo previdenziale possono accedere a questa forma di tutela, anche senza limiti temporali, in determinate condizioni.
Non tutti gli autonomi possono farlo. La nuova disciplina riguarda chi, pur non essendo dipendente, lavora in posizione subordinata di fatto, con obbligo di iscrizione a una gestione previdenziale ma senza obbligo diretto di versamento.
Ecco i principali beneficiari:
- Familiari coadiuvanti e coadiutori di imprese artigiane e commerciali
- Collaboratori agricoli nei nuclei coltivatori diretti, colonici e mezzadrili
- Lavoratori iscritti alla Gestione Separata (es. collaboratori occasionali o continuativi) per i quali i contributi dovevano essere versati da altri soggetti (committenti, associanti)
Importante: non possono chiedere la rendita i titolari di impresa (individuale o società), liberi professionisti autonomi o imprenditori agricoli.
I nuovi termini di prescrizione: come cambia la tempistica
Grazie alla modifica del 2024:
– Se anche quel termine decade, il lavoratore può in ogni momento chiedere la rendita, senza limiti temporali, ma non potrà più chiedere un risarcimento.
– Se i contributi sono prescritti, il datore o il soggetto obbligato ha 10 anni per riscattarli con rendita.
Le prove necessarie per ottenere la rendita
Chi chiede la rendita deve dimostrare:
- l’esistenza del rapporto di lavoro (es. con contratti, scritture contabili, lettere, ricevute)
- il periodo lavorato (anche con prove testimoniali)
- i compensi percepiti
Attenzione: l’INPS non accetta testimonianze generiche di vicini, clienti o altri lavoratori di imprese vicine.
Come fare domanda per la rendita vitalizia
– Verifica se rientri nelle categorie ammesse
– Raccogli la documentazione necessaria
– Presenta domanda all’INPS tramite i canali ufficiali o con il supporto di un patronato
Conclusione
La riforma ha aperto una nuova possibilità di tutela per molti lavoratori “deboli”, esclusi finora dalla copertura previdenziale a causa di omissioni altrui. La rendita vitalizia può essere uno strumento fondamentale per non perdere del tutto la pensione maturata in anni di lavoro invisibile.