Ricevere un’eredità può portare con sé dubbi su quali tasse dovranno pagare. L’imposta di successione e altre spese possono sembrare complesse, ma con un approccio pratico e strategico è possibile gestire tutto senza commettere errori. In questo articolo esploriamo le tasse legate a un’eredità, con esempi concreti e consigli su come evitare problematiche comuni.
Che cos’è l’imposta di successione?
L’ imposta di successione è la tassa sugli dovuti importi ei beni ricevuti in eredità. Tuttavia, l’applicazione di questa impostazione dipende da diversi fattori, come il grado di parentela tra il defunto e l’erede, il valore dell’eredità e la presenza di eventuali franchigie .
Esempio pratico:
Se Maria eredita una casa dal padre, l’imposta di successione sarà calcolata tenendo conto della franchigia applicabile (1 milione di euro per eredi diretti), e solo se l’importo ereditato supera tale soglia pagherà una percentuale di imposta sulla parte eccedente.
Le franchigie nell’imposta di successione
La franchigia è la soglia esente entro la quale non si paga l’imposta di successione. In Italia esistono franchigie diverse a seconda del grado di parentela:
- 1 milione di euro per il coniuge ei figli;
- 100.000 euro per fratelli e sorelle;
- 1,5 milioni di euro per i genitori con disabilità grave;
- Nessuna franchigia per altri eredi come cugini o amici.
Esempio:
Mario eredita 900.000 euro dal padre. Poiché l’importo è inferiore alla franchigia di 1 milione di euro, non pagherà l’imposta di successione . Se avesse ereditato 1,2 milioni di euro, avrebbe pagato l’imposta solo sui 200.000 euro in eccesso rispetto alla franchigia.
Quali sono le aliquote dell’imposta di successione?
Una volta superata la franchigia, vengono applicate delle aliquote percentuali sul valore eccedente. Le aliquote variano in base al rapporto di parentela:
- 4% per il matrimonio e i figli;
- 6% per fratelli, sorelle e altri parenti fino al quarto grado;
- 8% per gli eredi non parenti.
Esempio concreto:
Francesco eredita 1,3 milioni di euro dal padre. La franchigia per figli è di 1 milione di euro, quindi pagherà il 4% di imposta su 300.000 euro, che corrisponde a 12.000 euro.
Errori comuni da evitare
Ricevere un’eredità può essere un processo complesso, e spesso chi non conosce le normative può commettere errori che comportano sanzioni o costi aggiuntivi. Vediamo alcuni degli errori più comuni e come evitarli:
- Non dichiarare l’eredità entro i termini : L’eredità deve essere dichiarata all’Agenzia delle Entrate entro 12 mesi dal decesso del parente. Molti eredi dimenticano questo passaggio, rischiando sanzioni.
- Come evitarlo : Organizza con il notaio o il consulente fiscale la preparazione della dichiarazione di successione subito dopo il decesso.
- Sottovalutare il valore dei beni ereditati : Valutare correttamente il patrimonio ereditato è essenziale per calcolare l’imposta. Sottovalutare il valore degli immobili o di altri beni può portare a contestazioni da parte del fisco.
- Come evitarlo : Rivolgiti a un pericolo per una valutazione accurata degli immobili o chiedi al tuo commercialista una consulenza dettagliata.
- Confondere la franchigia : Alcuni eredi credono che la franchigia si applichi sull’intero patrimonio ereditato, ma in realtà si riferisce solo alla quota spettante al singolo erede .
- Come evitarlo : verifica la quota di eredità che spetta a ciascun erede prima di calcolare l’imposta.
Altre tasse legate all’eredità
Oltre all’imposta di successione, possono essere dovute altre imposte:
- Imposta ipotecaria e catastale : Se nell’eredità sono inclusi beni immobili, l’erede deve pagare queste imposte per il trasferimento della proprietà. Le aliquote sono del 2% per l’imposta ipotecaria e dell’ 1% per quella catastale .
- Esempio : Maria eredita una casa dal padre. Oltre all’imposta di successione, dovrà pagare il 2% del valore catastale dell’immobile come imposta ipotecaria e l’1% come imposta catastale.
- Tasse sugli investimenti finanziari : Se l’eredità include titoli, azioni o altri strumenti finanziari, potrebbero esserci imposte aggiuntive. Ad esempio, i rendimenti degli investimenti sono soggetti a una tassa del 26% .
Novità legislative recenti
Nel corso degli ultimi anni, non ci sono state modifiche significative alla normativa sulle imposte di successione, ma è utile tenere d’occhio eventuali aggiornamenti futuri. In particolare, si discute di una possibile revisione delle franchigie e delle aliquote per rendere più equo il sistema fiscale delle successioni. Restare informazioni su queste novità è fondamentale per evitare brutte sorprese.
Guida passo-passo per gestire un’eredità
Se hai ricevuto un’eredità e vuoi evitare errori, segui questa guida pratica:
- Contatta un notaio o un consulente fiscale : per assisterti nella dichiarazione di successione e per chiarire ogni dubbio sulle tasse da pagare.
- Valuta correttamente il patrimonio : Fai periziare gli immobili e valuta il patrimonio finanziario per evitare errori nella dichiarazione.
- Dichiara l’eredità all’Agenzia delle Entrate : Entro 12 mesi dalla data del decesso, presenta la dichiarazione di successione.
- Verifica le franchigie e le aliquote : Assicurati di calcolare correttamente le franchigie applicabili e le aliquote da pagare in base al grado di parentela.
- Paga le imposte ipotecarie e catastali : Se ereditati immobili, ricordati di versare le imposte dovute per il trasferimento della proprietà.
Conclusione
Pagare le tasse su un’eredità può sembrare un processo complicato, ma con una strategia ben definita e la giusta consulenza è possibile evitare errori comuni e gestire tutto in modo corretto. Che tu conosci già l’argomento o ti stai approcciando per la prima volta, segui questi consigli ti aiuteranno a navigare con successo nel mondo delle imposte di successione e delle altre tasse connesse.