Guida su: come leggere i verbali di invalidità e handicap

Quando una persona richiede l’accertamento per l’invalidità civile, la cecità civile, la sordità o l’handicap, viene sottoposta a una visita specifica, al termine della quale viene rilasciato un verbale. Questo documento descrive lo status dell’interessato e il grado di invalidità riconosciuto, ma spesso non è di facile comprensione. Inoltre, non sempre è immediato capire quali siano i benefici o le provvidenze economiche associati a tale verbale.

Questo servizio ti guida nella lettura del tuo verbale di invalidità o di handicap, aiutandoti a identificare i benefici a cui hai diritto.

Come procedere

Per leggere correttamente il tuo verbale, individua nel documento la definizione barrata dalla Commissione di accertamento. Una volta trovata, puoi approfondire i benefici cliccando su

Di seguito sono riportate le principali definizioni che si trovano nei verbali relativi alle minorazioni civili.

Definizioni di minorazione civile

  1. Non invalido: condizione in cui non si riscontra alcuna patologia, oppure la riduzione della capacità è inferiore a 1/3.

Maggiorenni invalidi

  • Invalidità con riduzione permanente della capacità lavorativa superiore a 1/3 (art. 2, L. 118/1971).
  • Invalidità con riduzione permanente della capacità lavorativa superiore ai 2/3 (artt. 2 e 13, L. 118/1971).
  • Invalidità con riduzione permanente pari o superiore al 74% (artt. 2 e 13, L. 118/1971).
  • Invalidità totale e permanente lavorativa (artt. 2 e 12, L. 118/1971): 100%.
  • Invalidità totale e permanente lavorativa al 100% con impossibilità di deambulare senza aiuto permanente (L. 18/1980 e L. 508/1988).
  • Invalidità totale e permanente lavorativa al 100% con necessità di assistenza continua per lo svolgimento degli atti quotidiani (L. 18/1980 e L. 508/1988).

Minorenni invalidi

  • Minore con difficoltà persistenti a svolgere le funzioni dell’età o con perdita uditiva superiore a 60 decibel nell’orecchio migliore (L. 289/1990).
  • Minore invalido totale con impossibilità a deambulare senza aiuto permanente (L. 18/1980 e L. 508/1988).
  • Minore invalido totale con necessità di assistenza continua (L. 18/1980 e L. 508/1988).

Minorazioni sensoriali civili

  • Cieco con residuo visivo non superiore a 1/20 in entrambi gli occhi con correzione (L. 382/1970 e L. 508/1988).
  • Cieco assoluto (L. 382/1970 e L. 508/1988).
  • Sordo (L. 381/1970 e L. 508/1988).

Ultra65enni invalidi

  • Ultra65enne con difficoltà persistenti a svolgere le funzioni proprie dell’età (art. 9 D.Lgs. 509/1988).
  • Ultra65enne con impossibilità di deambulare senza l’aiuto permanente di un accompagnatore (L. 18/1980 e L. 508/1988).
  • Ultra65enne con necessità di assistenza continua (L. 18/1980 e L. 508/1988).

Verbali di handicap (legge 104/1992)

Anche nel caso di un verbale relativo all’handicap, disciplinato dalla Legge 104/1992, è possibile utilizzare lo stesso metodo per individuare i benefici. Le definizioni più comuni riportate nel verbale sono:

  • Persona non handicappata
  • Persona con handicap (art. 3, comma 1, L. 104/1992)
  • Persona con handicap grave (art. 3, comma 3, L. 104/1992)
  • Persona con handicap superiore ai 2/3 (art. 21, L. 104/1992)

Valeria Calafiore
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