
Terminata la NASpI (Nuova Assicurazione Sociale per l’Impiego), molte persone si trovano a chiedersi quali altre forme di sostegno economico possano richiedere. Tra le opzioni disponibili, l’Assegno di Inclusione (ADI) rappresenta una delle principali misure di aiuto, ma è necessario soddisfare determinati requisiti e, soprattutto, rinnovare l’ISEE.
Assegno di Inclusione: come ottenerlo?
L’Assegno di Inclusione (ADI) è una misura di sostegno economico destinata ai nuclei familiari in difficoltà economica, in particolare quelli con minori, disabili, over 60 o persone in condizioni di fragilità.
Requisiti principali
Per accedere all’ADI, è necessario:
- Avere un ISEE in corso di validità non superiore a 9.360 euro;
- Essere cittadini italiani, europei o in possesso di permesso di soggiorno di lungo periodo;
- Essere residenti in Italia da almeno 5 anni;
- Dimostrare di essere in condizione di bisogno economico con un reddito familiare inferiore a 6.000 euro annui, aumentato in base alla composizione del nucleo familiare.
Come presentare domanda?
- Prima di tutto, rinnovare l’ISEE aggiornato all’anno in corso.
- Accedere alla piattaforma INPS tramite SPID, CIE o CNS per compilare e inviare la richiesta.
- In alternativa, rivolgersi a un CAF o Patronato, che fornirà assistenza nella compilazione della domanda.
Altre misure di sostegno disponibili
Se non si rientra nei requisiti per l’Assegno di Inclusione, è possibile valutare altre forme di supporto:
1. Supporto Formazione e Lavoro (SFL)
Se si è in condizione di disoccupazione ma non si rientra tra i beneficiari dell’ADI, si può accedere al Supporto per la Formazione e il Lavoro (SFL), che prevede un contributo economico mensile fino a 350 euro per chi partecipa a corsi di formazione o programmi di politiche attive del lavoro.
2. Reddito di Cittadinanza per specifiche categorie
Anche se il Reddito di Cittadinanza è stato sostituito dall’Assegno di Inclusione, alcuni soggetti vulnerabili potrebbero continuare a beneficiare di misure di sostegno specifiche previste a livello locale.
3. Indennità di disoccupazione DIS-COLL
Se si era lavoratori con contratti co.co.co. o collaboratori occasionali, si può valutare la richiesta della DIS-COLL, che è l’indennità di disoccupazione dedicata a questa categoria.
4. Assegno sociale INPS
Per chi ha raggiunto i 67 anni e non ha contributi sufficienti per la pensione, si può richiedere l’Assegno Sociale, che prevede un sostegno economico per le persone prive di reddito.
5. Bonus e agevolazioni locali
Molti Comuni e Regioni offrono bonus affitti, esenzioni sui ticket sanitari, contributi per bollette e trasporti. È utile verificare con il proprio Comune di residenza quali agevolazioni siano disponibili.
Conclusione
Dopo la NASpI, esistono diverse alternative per ottenere un sostegno economico. Il primo passo è aggiornare l’ISEE e verificare i requisiti per l’Assegno di Inclusione o altre misure di supporto. Per assistenza nella presentazione della domanda, puoi rivolgerti al CAF o Patronato più vicino, che saprà guidarti nella scelta della soluzione più adatta alla tua situazione.