Bonus Maroni 2025: incentivo fiscale potenziato per chi resta al lavoro dopo la pensione

Nel 2025 torna con nuove regole e importi potenziati il Bonus Maroni, l’incentivo pensato per i lavoratori che, pur avendo maturato i requisiti per la pensione, decidono di rimanere al lavoro. Si tratta di una misura che mira a favorire la permanenza nel mercato del lavoro dei lavoratori esperti, offrendo benefici fiscali concreti.

Vediamo nel dettaglio come funziona il Bonus Maroni 2025, chi può beneficiarne, a quanto ammonta l’incentivo e perché potrebbe essere una scelta vantaggiosa.
Cos’è il Bonus Maroni?
Il Bonus Maroni è un incentivo economico rivolto ai lavoratori che:

  • Hanno maturato i requisiti per la pensione anticipata (es. Quota 103);
  • Scelgono di non andare in pensione e di continuare a lavorare;
  • Rinunciano temporaneamente alla pensione per usufruire di uno sgravio contributivo.

Il bonus prende il nome dall’ex ministro Roberto Maroni, che lo introdusse in passato come strumento per incentivare il prolungamento dell’attività lavorativa.
Novità 2025: cosa cambia rispetto al 2024
Nel 2025 il Bonus Maroni è stato potenziato, grazie a una nuova norma inserita nella Legge di Bilancio. Le principali novità riguardano:

Estensione della platea anche ad alcuni lavoratori del settore privato e autonomi (in attesa di conferma ufficiale nei decreti attuativi).
Innalzamento dell’importo dell’esonero contributivo per il lavoratore;
-Durata estesa dell’incentivo per chi decide di rimanere in servizio per più anni;
-Semplificazioni burocratiche per l’adesione al bonus;
Chi può richiederlo
Il Bonus Maroni 2025 è destinato a chi:

  • Ha maturato i requisiti per Quota 103 (62 anni d’età e 41 anni di contributi);
  • Decide volontariamente di restare al lavoro anziché andare in pensione;
  • Presenta la richiesta di adesione al bonus all’INPS (in genere tramite il datore di lavoro o un patronato).

🔹 Nota bene: non è cumulabile con la pensione. Il lavoratore rinuncia temporaneamente all’assegno pensionistico per ricevere un aumento netto in busta paga.
Quanto vale il Bonus Maroni 2025
Chi aderisce al bonus riceve l’intera quota dei contributi previdenziali a suo carico, che in genere ammonta a circa il 9,19% della retribuzione lorda. In pratica, il lavoratore ottiene in busta paga l’equivalente della quota che normalmente verrebbe versata all’INPS.
Per quanto tempo si può ricevere il bonus?
Il Bonus Maroni può essere percepito fino a quando il lavoratore decide di andare in pensione, o comunque fino al raggiungimento dell’età per la pensione di vecchiaia. Non c’è un limite massimo, ma ogni anno sarà necessario confermare l’intenzione di rimanere al lavoro.
Come fare domanda per il Bonus Maroni 2025
Verifica dei requisiti pensionistici con INPS o patronato;
Comunicazione al datore di lavoro dell’intenzione di aderire al bonus;
-Richiesta ufficiale all’INPS, che autorizza il beneficio;
-Applicazione del bonus in busta paga, senza necessità di ulteriori versamenti da parte del lavoratore.
Conclusione
Il Bonus Maroni 2025 rappresenta un’interessante opportunità per chi desidera restare attivo nel mondo del lavoro anche dopo aver maturato i requisiti pensionistici. Con l’aumento dell’incentivo fiscale, questa misura si conferma uno strumento utile per valorizzare l’esperienza dei lavoratori senior, alleggerendo il costo del lavoro e migliorando la loro retribuzione netta.

Valeria Calafiore
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