
I premi erogati agli studenti più meritevoli al termine di un master di secondo livello sono soggetti a una specifica tassazione. Secondo quanto stabilito dalla normativa fiscale vigente, questi riconoscimenti economici rientrano nella categoria dei redditi diversi e sono sottoposti a una ritenuta alla fonte del 25% a titolo d’imposta.
Ma cosa significa esattamente? Chi deve applicare la ritenuta? E quali sono le implicazioni fiscali per i beneficiari? In questo articolo faremo chiarezza sull’argomento, analizzando la normativa di riferimento e fornendo utili indicazioni pratiche per chi riceve tali premi.
Quali premi post-master sono soggetti a tassazione?
Non tutti i contributi erogati agli studenti universitari seguono lo stesso trattamento fiscale. Infatti, bisogna distinguere tra:
- Borse di studio: finalizzate alla frequenza di un percorso di studi e generalmente esenti da tassazione se rientrano nei parametri stabiliti dalla normativa (ad esempio, le borse concesse dagli enti pubblici a studenti universitari).
- Premi di studio o di merito: riconoscimenti economici attribuiti agli studenti che si sono distinti per risultati accademici particolarmente brillanti.
Mentre le borse di studio possono essere esenti, i premi post-master, essendo attribuiti come riconoscimento del merito e non come sostegno alla formazione, vengono tassati con ritenuta alla fonte.
Questa distinzione è importante perché determina l’obbligo fiscale sul premio ricevuto e le modalità con cui l’importo verrà accreditato al beneficiario.
Il trattamento fiscale: perché i premi post-master sono tassati al 25%?
La tassazione di questi premi trova il suo fondamento nell’articolo 67 del Testo Unico delle Imposte sui Redditi (TUIR), che include tra i redditi diversi anche le vincite derivanti da:
- Concorsi a premio e lotterie pubbliche
- Giochi e scommesse organizzati per il pubblico
- Premi attribuiti per meriti artistici, scientifici o sociali
Dal momento che i premi post-master rientrano in questa casistica – poiché non sono finalizzati alla frequenza di un corso, ma costituiscono un riconoscimento per i risultati accademici ottenuti – sono soggetti all’applicazione di una ritenuta alla fonte pari al 25%.
Tale aliquota è prevista dall’articolo 30 del DPR n. 600/1973, che disciplina il prelievo fiscale su premi e vincite di varia natura.
Come avviene l’applicazione della ritenuta IRPEF?
Quando viene assegnato un premio post-master, l’ente erogatore (ad esempio, l’università o l’istituzione che concede il riconoscimento) è tenuto a trattenere il 25% dell’importo lordo a titolo di imposta.
Questo significa che:
L’università o l’ente che ha concesso il premio dovrà rilasciare al beneficiario una certificazione fiscale, attestando l’applicazione della ritenuta.
Il premio viene accreditato al beneficiario al netto della ritenuta
– Se il premio assegnato è di €1.000 lordi, al vincitore verrà accreditato €750 netti (detratti €250 di ritenuta).
L’imposta è definitiva e non deve essere dichiarata dal beneficiario
– Essendo una ritenuta a titolo d’imposta, il vincitore non dovrà riportare l’importo nella dichiarazione dei redditi, in quanto la tassazione è già stata operata alla fonte.
Obbligo dell’ente erogatore di certificare la ritenuta
– L’università o l’ente che ha concesso il premio dovrà rilasciare al beneficiario una certificazione fiscale, attestando l’applicazione della ritenuta.
Conclusione: cosa devono sapere i beneficiari dei premi post-master?
Per gli studenti e i professionisti che ricevono premi post-master, è importante essere consapevoli del trattamento fiscale applicato a questi riconoscimenti. A differenza delle borse di studio, i premi di merito vengono tassati con ritenuta del 25% e l’importo accreditato sarà inferiore al valore inizialmente assegnato.
Tuttavia, il vantaggio è che la tassazione viene applicata direttamente dall’ente erogatore, senza che il vincitore debba preoccuparsi di dichiarare la somma ricevuta al Fisco.
Per qualsiasi dubbio o necessità di chiarimento, è sempre consigliabile rivolgersi a un CAF o a un professionista fiscale, in modo da comprendere al meglio le implicazioni della normativa vigente e verificare eventuali casi specifici.