
Il mancato pagamento dello stipendio è una grave violazione dei diritti del lavoratore e può comportare conseguenze legali ed economiche per il datore di lavoro. Oltre ai risvolti civili e amministrativi, il datore può incorrere in sanzioni e, in alcuni casi, anche in responsabilità penali. In questo articolo analizziamo quali sono le tutele per il lavoratore e quali rischi corre l’azienda in caso di inadempienza.
Obblighi del Datore di Lavoro sul Pagamento dello Stipendio
Il datore di lavoro è tenuto a corrispondere regolarmente la retribuzione stabilita dal contratto, nel rispetto della legge e delle tempistiche previste. Lo stipendio deve essere pagato entro i termini fissati dal contratto collettivo o, in assenza di specifiche disposizioni, entro il mese successivo alla prestazione lavorativa.
Dal 1° luglio 2018, inoltre, il pagamento dello stipendio deve avvenire con strumenti tracciabili (bonifico bancario, assegno o altre modalità elettroniche), vietando il pagamento in contanti.
Cosa Può Fare il Lavoratore in Caso di Stipendio Non Pagato?
Se il datore di lavoro non paga lo stipendio, il lavoratore ha diverse possibilità per tutelarsi:
Sollecito di pagamento: può inviare una raccomandata A/R o una PEC al datore di lavoro per richiedere formalmente il pagamento delle somme dovute.
Denuncia all’Ispettorato del Lavoro: se il datore persiste nell’inadempienza, è possibile segnalare la violazione all’Ispettorato del Lavoro competente.
Ricorso al Giudice del Lavoro: il lavoratore può agire legalmente con un’ingiunzione di pagamento, che impone al datore di versare gli stipendi arretrati.
Dimissioni per giusta causa: se il mancato pagamento dello stipendio è reiterato, il lavoratore può dimettersi senza preavviso e richiedere l’indennità di disoccupazione (NASpI).Richiesta del Fondo di Garanzia INPS: se l’azienda è in stato di crisi o fallimento, il lavoratore può chiedere il pagamento degli stipendi arretrati al Fondo di Garanzia dell’INPS.
Conseguenze per il Datore di Lavoro
Il mancato pagamento degli stipendi può avere serie ripercussioni per il datore di lavoro, tra cui:
1. Sanzioni Amministrative
L’Ispettorato del Lavoro può applicare sanzioni amministrative pecuniarie per il mancato pagamento degli stipendi, con importi che variano in base alla gravità della violazione:
Da 5.000 a 50.000 euro se il datore non versa lo stipendio in modo sistematico o per un numero elevato di lavoratori.
Da 150 a 900 euro per ogni lavoratore in caso di violazione occasionale.
Da 900 a 1.500 euro se il mancato pagamento riguarda più di una mensilità.
2. Responsabilità Civile
Il lavoratore può agire in sede civile per ottenere il pagamento degli stipendi arretrati con interessi e rivalutazione monetaria. Il datore di lavoro potrebbe anche essere obbligato a versare un risarcimento danni se il mancato pagamento ha causato gravi conseguenze economiche al dipendente.
3. Responsabilità Penale
Se il mancato pagamento è doloso e reiterato, il datore può incorrere in responsabilità penale, soprattutto nei seguenti casi:
Omesso versamento delle ritenute previdenziali: se il datore di lavoro trattiene dal cedolino le quote per INPS o INAIL ma non le versa, rischia una pena fino a 3 anni di reclusione e una multa fino a 50.000 euro.
Truffa ai danni del lavoratore: in caso di falsificazione di documenti o comportamenti fraudolenti, il datore può essere denunciato penalmente.
Come Recuperare lo Stipendio Arretrato?
Se ti trovi in una situazione di mancato pagamento dello stipendio, puoi rivolgerti a un CAF o a un patronato per ricevere assistenza nella gestione della pratica. I professionisti possono aiutarti a:
Inviare un sollecito formale al datore di lavoro.
Presentare una denuncia all’Ispettorato del Lavoro.
Avviare un’azione legale per recuperare le somme dovute.
Richiedere l’accesso al Fondo di Garanzia INPS in caso di fallimento aziendale.
Conclusione
Il mancato pagamento dello stipendio è un illecito che espone il datore di lavoro a pesanti conseguenze legali e finanziarie. Se sei un lavoratore che non riceve regolarmente lo stipendio, è importante agire tempestivamente per far valere i tuoi diritti. Rivolgiti a un CAF o a un patronato per ricevere supporto e assistenza legale gratuita.