Accertamento TARI senza avviso: è legittimo?

L’accertamento della TARI (Tassa sui Rifiuti) senza preavviso è una questione che può cogliere di sorpresa molti contribuenti. Tuttavia, è importante sapere che, in determinate circostanze, è del tutto legittimo. Ecco una guida pratica per comprendere i tuoi diritti, sapere come reagire e prevenire errori futuri.

1. Cosa significa accertamento TARI senza avviso?

L’accertamento TARI avviene quando il Comune verifica che il contribuente non ha dichiarato correttamente la superficie soggetta alla tassa o ha omesso il pagamento. In alcuni casi, l’ente locale può emettere un atto senza un preavviso formale, notificandolo direttamente tramite raccomandata o PEC.

Perché è legittimo?

La legge non obbliga l’amministrazione a inviare un avviso prima di emettere l’accertamento, soprattutto se si tratta di omessa o dichiarazione infedele. Questo principio si basa sul fatto che il contributore è tenuto a rispettare le scadenze e le normative autonomamente vigenti.

2. Come capire se l’accertamento è corretto

Prima di agire, verificare attentamente i seguenti aspetti:

  • Data della notifica: L’accertamento deve essere notificato entro 5 anni dall’anno in cui la tassa doveva essere versata. Ad esempio, per la TARI 2019, il Comune può accertare irregolarità fino al 31 dicembre 2024.
  • Conformità del documento: Controlla che siano presenti tutti i dettagli essenziali, come la motivazione, i riferimenti normativi e l’importo dovuto.
  • Errore di calcolo: confrontare i dati riportati nell’accertamento con quelli che hai dichiarato o con la superficie reale dell’immobile.

Esempio pratico

Se hai dichiarato 100 mq per il tuo immobile ma l’accertamento ne riporta 120, verifica se il Comune ha acquisito nuove informazioni da catasti o sopralluoghi.

3. Cosa fare se si riceve un accertamento?

Ecco i passi pratici per affrontare la situazione:

a) Controlla la documentazione

Raccogli tutti i documenti relativi all’immobile, incluse dichiarazioni precedenti, ricevute di pagamento e planimetrie catastali. Questi saranno essenziali per verificare se ci sono stati errori.

b) Chiedi chiarimenti al Comune

Prima di contestare formalmente, contatta l’ufficio tributi per chiarimenti. potresti scoprire che si tratta di un errore risolvibile rapidamente.

c) Presenta un’istanza di autotutela

Se ritieni che l’accertamento sia infondato, puoi inviare un’istanza di autotutela al Comune. Questo è un procedimento gratuito che permette all’ente di riesaminare l’atto senza dover ricorrere a un giudice.

d) Valuta il ricorso

Se il Comune respinge l’autotutela, puoi presentare un ricorso alla Commissione Tributaria Provinciale entro 60 giorni dalla notifica. Ricorda che sarà necessario pagare una parte dell’importo contestato (di solito un terzo).

4. Come evitare futuri accertamenti TARI

Seguire alcune semplici regole per aiutare a prevenire problemi futuri:

  • Aggiorna regolarmente la dichiarazione TARI: Ogni variazione, come ampliamenti o cambi di destinazione d’uso dell’immobile, deve essere comunicata tempestivamente al Comune.
  • Conserva le ricevute di pagamento: Tieni traccia di tutti i pagamenti effettuati, preferibilmente in formato digitale, per dimostrare di essere regolati.
  • Verifica i dati catastali: Assicurati che le superfici registrate siano corrette e corrispondano alla realtà.

Conclusione

L’accertamento TARI senza avviso, sebbene legittimo, può essere una sorpresa spiacevole. Tuttavia, seguendo un approccio pratico e documentandoti adeguata

Valeria Calafiore
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